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Falcon Strike 2025 - AT Fotografia Professionale

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Falcon Strike 2025


Falcon Strike 2025 - Amendola airbase (Italy) - October, 4-5 2025
By Angelo Toresani (ATF-AP) - All rights reserved.

Si è svolta tra il 3 ed il 14 Novembre 2025 la più importante esercitazione aerea in ambito NATO organizzata dall'Aeronautica Militare italiana (AM). L'evento addestrativo ha avuto come fulcro il 32° Stormo dell’Aeronautica Militare stanziato alla base di Amendola (Foggia) ma ha visto il coinvolgimento di altre basi dell’Aeronautica Militare per quanto riguarda l'intervento di altri velivoli militari da combattimento (Eurofighter e Tornado), ma anche per il supporto logistico e di missione. Ad Amendola sono stati impegnati piloti, specialisti e velivoli di altri reparti di volo sia italiani che stranieri. Più di un migliaio di militari e oltre cinquanta assetti di Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Grecia si sono addestrati fianco a fianco in un contesto altamente realistico e "multi-dominio" per migliorare la prontezza operativa e la capacità di cooperare in missioni multinazionali. All’esercitazione oltre alle componenti aeree sono state impiegate anche alcune unità terrestri e navali del Ministero della Difesa, ed in particolare della nostra Marina Militare con personale e, soprattutto, con i velivoli da combattimento da impiego imbarcato, come i McDonnell Douglas AV-8B Plus Harrier II (l'occasione è stata una delle loro ultime attività prima della radiazione) ed i loro nuovissimi sostituti Lockheed Martin F-35B Lightning II, versione ad hoc con capacità STOVL (Short Take Off and Vertical Landing).
Il campo partecipanti delle cinque nazioni formatosi ad Amendola comprendeva per l'Italia gli F-35 locali appartenenti ai gruppi 13° (F-35A) e 101° (F-35B) ed i velivoli a pilotaggio remoto (APR) Predator MQ-9A facenti parte del 28° gruppo "Le streghe". La nostra Marina Militare (MM) ha schierato cinque McDonnell Douglas AV-8B Plus Harrier II e quattro nuovi Lockheed Martin F-35B STOVL, entrambi incorporati nel 1° Grupaer "Wolves" con base a Taranto/Grottaglie. Completavano lo schieramento italiano quattro F-35A provenienti dal 6° stormo di Brescia/Ghedi.
La Francia ha trasferito presso il 32° stormo una aliquota di Dassault Rafale-C monoposto da difesa aerea ed intercettazione, mentre la Grecia ha impiegato due F-16, un biposto -C Block-40 ed un monoposto -D Block 50. Completavano lo schieramento straniero ben 12 F-35A appartenenti al 48° Fighter Wing di Lakenheat, Regno Unito, delle squadriglie (FS - Fighters Squadron) 493rd "Grim Reapers" e 495th "Valkyries". Contestualmente, lo stesso Regno Unito (con la sua aeronautica Royal Air Force) ha consentito la partecipazione alla FS25 della sua portaerei HMS Prince of Wales (della classe Queen Elizabeth), appena rientrata dalle operazioni nell'Indo-Pacifico, schierando i suoi 24 caccia "stealth" F-35B.
Le operazioni addestrative si sono svolte essenzialmente sul Mar Tirreno in un'area particolarmente estesa di circa 180 x 180 miglia nautiche, partendo dalle coste sud-est e sud ovest della Sardegna dove si trova il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, nel comune di Perdasdefogu, provincia dell'Ogliastra. Il poligono è dotato di sofisticate attrezzature ed equipaggiamenti elettronici in grado di rendere ogni azione addestrativa estremamente realistica, anche per assetti estremamente sofisticati ed avanzati come i velivoli F-35.
Le missioni congiunte hanno visto cooperare insieme velivoli di 4ª e 5ª generazione come gli F-35 nelle varianti -A e-B, gli Eurofighter F-2000 Typhoon, gli AV-8B Plus Harrier II, i Tornado IDS ed ERC, i Dassault Rafale e gli F-16C/D, integrati con unita da rifornimento in volo, sorveglianza e ricognizione, guerra elettronica, trasporto e supporto tattico. Il quadro operativo comprendeva molti tipi di missioni, con alcuni dei protagonisti che, a rotazione, interpretavano il ruolo dei nemici (zombie, in gergo aeronautico) sia come "incursori" d'attacco verso obiettivi terrestri che come "intrusori" a caccia di velivoli avversari. L'intervento dei numerosi F-35 italiani e statunitensi ha consentito la preparazione anche per e contro attacchi superficie-aria con simulazioni di impiego di armi nucleari tattiche.
Nel complesso, l'esercitazione Falcon Strike 25 ha sottolineato l'importanza della collaborazione militare internazionale nel potenziamento delle capacità aeree, nel rafforzamento della prontezza della NATO e nello sviluppo di strategie di difesa collettiva tra le nazioni alleate. Esercitazioni precedenti, come l'Atlantic Trident 2025 (svoltasi in Finlandia dal 16 al 27 giugno 2025 e che ha coinvolto forze militari di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e, ovviamente, Finlandia) hanno illustrato i vantaggi dell'integrazione dei diversi velivoli da combattimento negli scenari di addestramento. Nel contesto finlandese, ad esempio, un caccia francese Rafale é riuscito ad ingaggiare con successo un F-35 statunitense durante un combattimento aereo ravvicinato simulato (dogfight) dimostrando il suo vantaggio competitivo nella particolare circostanza, nonostante le avanzate capacità stealth dell'F-35, adatte maggiormente (come ben riconosciuto) alle operazioni a lungo raggio.
Queste esercitazioni evidenziano la natura complementare dei velivoli da combattimento coinvolti, consentendo a ciascuna piattaforma di sfruttare i propri unici punti di forza. Gli obiettivi principali delle "training exercise" come la FS25 includono il rafforzamento della presenza aerea della NATO ed il consolidamento di un messaggio collettivo di deterrenza contro possibili minacce. L'obiettivo era dimostrare la compatibilità operativa delle forze aeree delle diverse nazioni appartenenti all'alleanza, dimostrando la loro capacità di funzionare in modo coeso come un'unica unità.
L'obiettivo di questi eventi addestrativi non è semplicemente far volare insieme velivoli diversi, ma fonderli in un unico sistema di combattimento. In questo modello, l'F-35 (5ª generazione) agisce come un "regista" avanzato o "Quarterback": sfruttando la sua invisibilità stealth, penetra nello spazio aereo nemico e usa i suoi sensori avanzati per creare un'immagine completa del campo di battaglia, identificando i bersagli nemici senza essere rilevato dai radar della loro difesa aerea. Contemporaneamente, i velivoli di 4ª generazione (come Eurofighter o F-16), che eccellono per il grande carico offensivo che possono trasportare, operano da una distanza di sicurezza. L'F-35 trasmette i dati del bersaglio in tempo reale direttamente al caccia di 4ª generazione, il quale può lanciare le proprie armi a lungo raggio "vedendo" attraverso i sensori dell'F-35. Questo permette al velivolo di 4ª generazione di colpire efficacemente senza mai accendere il proprio radar, evitando così di esporsi al fuoco nemico. Questa sinergia, definita un "moltiplicatore di efficacia", aumenta esponenzialmente la letalità, la flessibilità e la capacità di sopravvivenza dell'intera coalizione.
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